Ricerca il codice

Trova rapidamente i codici prodotto di cui hai bisogno applicando i filtri sulla nostra intera gamma prodotti.

Trova i codici
Code Finder
News 

Light is Back a Palermo con iGuzzini

Fidelis, bellezza e libertà all'arte.

Fidelis celebra con iGuzzini la bellezza e restituisce libertà all’arte.

E’ stata inaugurata il 23 maggio a Palermo presso l’Aula Bunker del Carcere dell’Ucciardone e la Caserma dei Carabinieri “Carlo Alberto dalla Chiesa” la mostra Fidelis, che si svolgerà fino al 10 settembre nel capoluogo siciliano. Due luoghi simbolo della lotta alla criminalità organizzata aprono i battenti a un’attività inconsueta in una data emblematica per la storia dell’antimafia: quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci (23 maggio) e via D’Amelio (19 luglio).
L’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Direzione generali Musei e con la Regione Sicilia, mette in mostra capolavori dell’arte internazionale, ascrivibili all’arco temporale compreso tra l’epoca classica e il XX secolo, di grande valore artistico e dal forte significato simbolico. L’esposizione di opere illecitamente trafficate, a cura di First Social Life, Open Group e Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, diventa un’occasione per sensibilizzare la società civile alla cultura della legalità e all’intensa attività dei Caschi Blu della Cultura in difesa del patrimonio mondiale. 
iGuzzini contribuisce all’iniziativa illuminando le opere esposte. In mostra per 24 ore nell’Aula Bunker del Carcere dell’Ucciardone di Palermo, costruita nel 1985 per il maxiprocesso contro Cosa nostra, tre opere rappresentative del rapporto tra arte e coercizione: il Concerto di Manfredi, la Testa di Ade e la stele funeraria di Palmira. Tre diverse storie di “recuperi” compiuti dall’Arma dei Carabinieri in quasi mezzo secolo:

  • il Concerto Musicale di Bartolomeo Manfredi (1617-1619), risarcito solo in pochi brani dai danni subiti nell’attentato terroristico di via dei Georgofili del 1993 a Firenze; 
  • la preziosa scultura del IX secolo a.C., trafugata tra il 1977 e 1978 e restituita alla Sicilia dal Paul Getty Museum di Malibù;
  • infine il rilievo funerario palmireno raffigurante il Busto di uomo con due bambini, del I-II secolo d.C., sottratto alla distruzione dell’antica città siriana.

Da mercoledì 24 maggio, le tre opere prescelte si uniscono alla più ricca collezione di beni archeologici, storico-artistici e librari “liberati”, esposta presso la Sala Niglio e la Chiesa di San Giacomo dei Militari della Caserma “dalla Chiesa”. Tra i capolavori in mostra, la Madonna con Bambino (1450) di Giovanni Bellini, Il Giardiniere (1889) di Van Gogh, la Madonna di Loreto (XVII secolo) proveniente dalla Chiesa di Sant’Eutizio di Preci e il Tabernacolo (1568) in legno policromo e dorato della Chiesa di Sant’Antonio Abate di Amatrice.
Per iGuzzini, Fidelis rappresenta una tappa importante nell’impegno verso la Social Innovation through Lighting. L’arte, acme di ogni civiltà, massima espressione dell’identità di un popolo ma spesso ostaggio di esercizio di potere, diventa un’occasione per promuovere l’azione sociale e rivendicare spazi di libertà individuale e collettiva. Un inno alla forza educatrice della bellezza, capace di dare nuova luce a un patrimonio violato. Light is Backa Palermo come nel resto del mondo.

Apparecchi utilizzati: Proiettori Palco con ottica spot di 7°, Underscore Ledstrip e Pixel Plus.

Maggiori informazioni sull’esposizione e il progetto complessivo “La città della Fiducia” 
PreviousNext
More news