Tema della discussione, inquinamento luminoso
L’Aula Magna del Collegio Dimesse di Padova ha ospitato il 29 Settembre la tavola rotonda intitolata “La luce buona. La nuova illuminazione della Specola, innovativo esempio di sostenibilità ambientale e collaborazione pubblico-privato”, il convegno che ha anticipato l’inaugurazione del nuovo impianto illuminotecnico della Torre Maggiore del Castello Carrarese. Massimo Turatto, Direttore INAF di Padova ha moderato la conferenza che ha illustrato ad amministratori pubblici e addetti ai lavori i dettagli dell’intervento al fine di proporlo come esempio di illuminazione eccellente sotto diversi punti di vista: arredo urbano, efficienza energetica e contrasto all’inquinamento luminoso.
Arturo Lorenzoni, Vicesindaco del Comune di Padova; Luca Zaggia, referente dell’Associazione VenetoStellato; Andrea Bertolo, responsabile Osservatorio Inquinamento Luminoso di ARPAV; Sergio Ortolani, professore ordinario del Dipartimento G. Galilei; Antonio Stevan, progettista del nuovo impianto di illuminazione; Piergiovanni Ceregioli, Cultural Research Center Director iGuzzini e Daniele Romanello, responsabile Illuminazione Pubblica AcegasApsAmga – hanno partecipato al dibattito che ha sottolineato l’impatto negativo dell’inquinamento luminoso sull’ambiente, sulle persone e sui diversi ecosistemi precisando quanto questa criticità appartenga a tutti i cittadini e non solo agli appassionati di astronomia.
Dall’incontro è emerso che una soluzione a questo problema è possibile e consiste nella scelta di apparecchi progettati per contrastare efficacemente questo fenomeno. Alla base di tutto, un metodo di lavoro collaborativo che coinvolga le molteplici competenze. iGuzzini si fa portavoce di questa tematica già nel 1993 con la campagna pubblicitaria istituzionale “Chi ha rubato la via lattea?”, grazie alla quale viene citata nel disegno di legge nazionale (il n. 751/96) insieme ad associazioni come la Dark Sky Association e l’Unione Astrofili Italiani.
L’azienda ha poi condotto un’intensa attività di ricerca che l’ha portata allo sviluppo di prodotti certificati in grado di aumentare l’efficienza degli impianti e migliorare, allo stesso tempo, la qualità della luce. A partire dall’utilizzo di sorgenti LED passando per le ottiche full cut-off in grado di orientare il flusso luminoso solo “dove serve” evitando la dispersone della luce verso l’alto fino ad arrivare ai sistemi di controllo intelligenti e personalizzabili che controllano la luce in funzione dell’usabilità dei luoghi urbani diminuendo il consumo energetico quando non serve nel rispetto dei requisiti minimi di sicurezza. Un ulteriore sviluppo nel campo dello smart lighting per l’illuminazione urbana è la luce adattiva, ovvero la possibilità dei sistemi di controllo responsive di identificare soggetti in movimento, come pedoni, ciclisti o auto, attraverso dei sensori e aumentare il flusso luminoso solo quando necessario.