Un convegno per promuovere una cultura della luce
Si è svolto giovedì 22 giugno presso la prestigiosa sede del Corriere della Sera a Milano il convegno “Luce di qualità. Rivoluzione tecnologica e cultura della progettazione”. L’incontro, realizzato da ASSIL (Associazione Nazionale Produttori di Illuminazione) e AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione) con il supporto di Messe Frankfurt Italia e la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Università di Napoli Federico II, di ENEA e di importanti esponenti del mondo della progettazione, ha rappresentato l’occasione per illustrare lo stato dell’arte dello sviluppo tecnologico, le opportunità progettuali e gli scenari futuri per il settore illuminazione.
Risparmio energetico, riduzione dell’inquinamento luminoso, valorizzazione dei beni culturali, sicurezza e benessere delle persone i temi principali del primo importante incontro pubblico tra ASSIL e AIDI, parte di una più ampia collaborazione strategica, sancita da un Memorandum of Understanding tra le parti, finalizzata a promuovere lo sviluppo e il mantenimento di un’industria, di liberi professionisti e di un mercato di qualità. A rappresentare le due associazioni i rispettivi presidenti, Massimiliano Guzzini e Margherita Süss, che, insieme con il padrone di casa Massimo Fracaro, Responsabile de L’Economia del Corriere della Sera, e Donald Wich, CEO di Messe Frankfurt Italia, hanno introdotto le relazioni dell’autorevole parterre, coordinato dalla Direttrice di ABITARE Silvia Botti. Riccardo Rifici, responsabile della sezione certificazione ambientale del MATTM, Antonella Ranaldi, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano, Laura Bellia, docente dell’Università di Napoli, e Nicoletta Gozo, ricercatrice dell’ENEA e responsabile del progetto Lumière, si sono confrontati su alcuni temi portanti della progettazione di una luce di qualità – dai CAM per l’illuminazione negli appalti pubblici alla regia luminosa delle opere d’arte e monumenti, dagli effetti della luce led sui ritmi circadiani alle nuove frontiere della luce pubblica emerse dal progetto Lumière –, a conferma della complessità dell’argomento e della necessità di un lavoro congiunto tra i diversi attori del processo, operatori dell’informazione inclusi. Con un chiaro riferimento a questi ultimi e alla campagna di disinformazione condotta da alcuni media sull’illuminazione pubblica con sorgenti LED, Massimiliano Guzzini allerta sulla veicolazione di un messaggio distorto alla base di un ingiustificato allarmismo nell’opinione pubblica sulla tecnologia LED. “Il clamore suscitato dai media sul tema dei LED e dell’inquinamento luminoso è una dimostrazione concreta di quanto sia urgente ‘fare luce sulla luce’, e di quanto bisogno ci sia di un’informazione seria in materia”, dichiara il Presidente di ASSIL. Il messaggio, condiviso da tutti gli ospiti presenti, viene ripreso più tardi dall’architetto Antonella Ranaldi che mostra il restauro percettivo del Cenacolo Vinciano, firmato iGuzzini, come esempio di buona pratica di conservazione e valorizzazione di un capolavoro dell’arte rinascimentale dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità. A riprova del fatto che la rivoluzione tecnologica prodotta dall’introduzione del LED nel settore dell’illuminazione, comparto – rimarca Massimo Fracaro – di importanza strategica per l’industria del nostro Paese, richiede un approfondimento culturale su valenze, impatti e opportunità che ne conseguono.
Massimiliano Guzzini, Presidente Assil
Secondo i protagonisti della tavola rotonda Roberto Barbieri, Vice Presidente ASSIL, Chiara Aghemo, Presidente sezione AIDI Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Gianpaolo Roscio, Responsabile Servizi Tecnologici IREN, Giulio Ceppi e Alfonso Femia, architetti, e Alessandra Reggiani e Susanna Antico, Lighting Designers, se la ricerca di una luce di qualità implica la qualità dell’intera filiera, la riflessione sul tema non può che comportare un cambio di paradigma all’interno del processo progettuale, che consideri la luce alla stregua di tutti i materiali da costruzione.