Tow. The Odd Wine

Tow, acronimo di The Odd Wine, è un enoteca con cucina situata in via Losanna a Milano, all’interno di un palazzo storico del primo ‘900. Il locale offre una proposta enogastronomica audace e dal gusto ricercato a cui è correlato un progetto di interni che punta all’equilibrio dei contrasti. Uno spazio caldo ed accogliente con una forte connotazione contemporanea: il mattone a vista sul muro di spina convive con geometrie lineari e pulite e  innesti di acciaio e policarbonato.  

Per creare quella atmosfera particolare, qui sosfisticata ed elegante, che motiva a tornare in un locale si è posta particolare attenzione all’illuminazione, ai dettagli delle finiture e all’accostamento dei materiali.  
L’illuminazione è gestita attraverso 3  interfaccia BLE che controllano diverse aree. La scelta del BLE inizialmente è stata fatta per la estrema semplicità di gestione dell’impianto e oltrettutto ha permesso di evitare il passaggio di altri cavi. Poi la proprietà ha apprezzato la facilità di utilizzo della app e del sistema Quick BLE e si è cimentata personalmente nella programmazione di diversi scenari. 

Le zone in cui interviene sono: la prima sala di degustazione in cui si trova la grande parete della bottigliera, realizzata tramite la saldatura di 300 croci in acciaio satinato per un’altezza di 4 metri, che è enfatizzata dall’effetto luminoso concentrato al centro e ottenuto da  proiettori View con ottiche Medium e realizzati custom con una temperatura colore di 2700 K. Un’altra interfaccia controlla le Underscore che si trovano sulla mensola in legno sotto la bottigliera e sul corrimano lungo le scale che portano al soppalco, caratterizzato da sottili piani in travertino,  una boiserie in ecopelle avorio e dettagli neri e frutto di un intervento strutturale, poichè non esisteva ed è stato poi necessario creare anche il collegamento tra i due livelli.  

Sul bancone centrale in cemento e legno, si trovano invece una coppia di chandelier custom made disegnati da Studio Latino.  
 
Al piano inferiore, alcuni accenti luminosi gestiti dalla terza interfaccia, sono dovuti a incassi Laser che sono installati sul soppalco e che distribuiscono luce sull’area di passaggio; sui tavoli in vetro, bronzo e acciaio che dialogano con le forme morbide delle panche in velluto rosa, le lampade Whisper color champagne offrono una luce gentile e localizzata. Ulteriore elemento di flessibilità nella gestione della luce è l’uso della pulsantiera e di un gateway per il collegamento da remoto.