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Light is Back  

Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco

Un nuovo equilibrio luminoso per la Scuola Grande di San Rocco
  • Cliente:

    Confraternita della scuola Grande di San Rocco
  • Lighting design:

    Studio Pasetti Lighting - Alberto Pasetti
  • Anno

    2018

Location Map:


La confraternita e la Scuola Grande di San Rocco, Santo patrono delle vittime di peste, sono state fondate nel 1478. La Scuola è stata costruita accanto alla chiesa e sempre in linea con il modello tradizionale delle scuole veneziane.
 
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco

Nel 1517, dopo alterne vicende di localizzazione si decide di innalzare una nuova chiesa, che ospitasse la reliquia del Santo, nella zona dei Frari e lì vicino la sede della scuola che rifacendosi al modello tradizionale delle Scuole veneziane aveva un corpo principale costituito da due sale sovrapposte: la Sala Terrena e una sala superiore, a vano unico, destinata alle riunioni del Capitolo, e per questo detta Sala Capitolare; al lato si apre un’aula più piccola, denominata Albergo che ospita le periodiche riunioni della Banca, l’organo ristretto di governo della confraternita. Le due grandi sale sono collegate da uno scalone che sostituisce la scala originaria, terminata prima del 1525 e successivamente demolita.
 
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco


Il masterplan dell'intervento

Gli scopi dell’intervento e della nuova illuminazione sono stati definiti dall’architetto Alberto Pasetti, in accordo con la committenza della Scuola Grande di San Rocco secondo questi punti:
  • Bilanciare i livelli d’illuminamento fra le pareti, dove sono posti i teleri di Tintoretto e il soffitto, dove si trovano altre opere di Tintoretto, in cui c’è una forte presenza dell’oro. Con il vecchio impianto le pareti verticali erano molto più scure rispetto all’illuminazione del soffitto. Con il nuovo impianti si è creato un maggiore equilibrio,senzaparti eccessivamente in ombra ed eccessivamente illuminate.
  • Illuminare i teleri di Tintoretto, accentuando i colori, le pennellate e altri dettagli;
  • Valorizzare l’intera gamma cromatica e sottolineare la differenziazione dei materiali presenti all’interno della Sala Capitolare: marmi, legni, dipinti ad olio.
  • Mettere in evidenza la plasticità delle opere lignee, sia della zona del coro, che delle pareti -
  • Valorizzare gli elementi architetturali come la zona del coro, le finestrature, le colonne. Inizialmente nella sala erano presenti ed evidenziati solo questi elementi , poi solo in seguitonosonoarrivati i teleri di Tintoretto. Era necessario quindi valorizzarli per valorizzare l’ambiente nel suo complesso. Anche se inizialmente si erano illuminati questi elementi e solo successivamente sono arrivate le opere di Tintoretto.
  • Creare un’installazione con apparecchi d’illuminazione ben integrati nell’architettura. L’uso di apparecchi DALI permette un sistema di gestione semplificato per cui è possibile dimmerare i singoli apparecchi e creare un sistema di scene dinamiche e di accensioni diversificate, secondo necessità. 
I limiti dell’intervento sono stati:
- utilizzare l’impianto elettrico pre-esistente;
- mantenere le 8 piantane Fortuny, ( disposte lungo i lati lunghi della sala) come elementi per l’illuminazione
 
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco


Sala Capitolare - I teleri di Tintoretto

Lungo le pareti sonodistribuiti i teleri di Tintoretto, opere ad olio di grandi dimensioni: hanno una base di 450 cm per un’altezza di 539 cm. Proprio per il vincolo di non aggiungere nuovi elementi impiantistici, gli apparecchi di illuminazione per i teleri dovevano essere installati sulla parte superiore della balaustra in legno che corre lungo la sala, che è anche il punto di appoggio degli apparecchi per l’illuminazione delle allegorie lignee.
 
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco
Partendo da questo punto di installazione si è sviluppata una nuova soluzione: un apparecchio lineare, installato su braccetti di circa 50 cm di lunghezza. Per questo apparecchio è stata sviluppata un’ottica apposita che illumina in radenza le opere, dal basso verso l’alto, ma abbattendo il problema legato alla luce radente che mette solitamente in risalto le texture delle superficie. L’ottica sviluppata ha permesso anche di diminuire il numero degli apparecchi necessari.
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco
L’ottica sviluppata per il prodotto speciale, che qui chiameremo «modulo Tintoretto» e la posizione degli apparecchi.
 
Sala Capitolare - Opere di Tintoretto sul soffitto

Sul soffitto sono disposti i dipinti di Tintoretto con scene dell’Antico Testamento. Le opere sono circondate da una decorazione con stucchi dorati. Si doveva ottenere un‘ illuminazione omogenea di tutto il soffitto, con la possibilità di accentuare l’illuminazione sulle opere centrali e di avere accensioni diversificate, in occasione di visite particolari. La soluzione tecnica è stata data dall’utilizzo di proiettori View installati all’interno delle lampade Fortuny. 
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco


Sala Capitolare - Allegorie lignee

Tutta la Sala Capitolare è rivestita da dossali in noce intervallatida culture allegoriche realizzate da Francesco Pianta tra il 1657 e il 1676. Le allegorie sono state illuminate con un approccio di tipo scultoreo: apparecchi Palco Ø 19 mm su binario Low Voltage
 
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco


Sala Capitolare - Il Coro

La zona del coro della Sala Capitolare presenta una serie di formelle lignee in cui è raccontata la vita di San Rocco realizzate da Giovanni Marchiori tra il 1741 e il 1743. In questa area sono stati utilizzati apparecchi
Palco installati su binario LV, applicato a pavimento. Anche in questo caso si ha una illuminazione dal basso verso l’alto e la particolarità è l’uso di Palco Framer per ogni formella: tutti gli apparecchi sono dimmerati per poter equilibrare l’intensità dei flussi luminosi all’atmosfera generale dello spazio e per poter fornire eventuali accensioni singole e progressive.
 


Sala Capitolare - Particolari architettonici

Altri punti di intervento sono stati la zona dell’altare e del coro, le finestrature e le colonne. Nell’impianto precedente non era considerata l’illuminazione del coro e degli elementi architetturali anche se originariamente solo questi elementi erano illuminati: le opere di Tintoretto sono state realizzate in seguito.
 
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco


Il risultato del nuovo impianto
  • Maggiore equilibriofra illuminazione verticale e orizzontale; 
  • Maggiore omogeneità fra livelli d’illuminamento ottenuta grazie alla dimmerazione degli apparecchi, calcolata in base alle posizione e alle distanze dagli oggetti da illuminare;
  • Maggiore resa cromatica e migliore differenziazione dei materiali utilizzati, in modo particolare per quanto riguarda la presenza delle dorature per le quali è stata scelta una specifica temperatura colore perché l’oro non avesse un peso eccessivo.
  • L’uso di apparecchi DALI permette la realizzazione di scene, tramite accensioni diversificate, in particolari occasioni. 
 

 

Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco
Tintoretto. Scuola Grande di San Rocco